DOMANDA
DT2 E CONSUMO DI AGRUMI - Buonasera, vorrei sapere se i mandarini vanno bene per il diabete tipo 2 e se anche gli altri agrumi sono indicati. Quali vanno meglio: arance, mandaranci, pompelmi? Quali differenze ci sono con un occhio al diabete? Come vanno mangiati ? Meglio a pranzo o a cena? In quali quantità? Anche solo quelli o meglio alternare con altra frutta? Quante calorie hanno? Con quali altri alimenti è meglio non mangiarli? Grazie per le risposte."
RISPOSTA:
SPECIALISTA: Dott. Danilo Cariolo SEZIONE: Nutrizionista
DATA: 31 Gennaio 2017
La persona con diabete può consumare le giuste porzioni di qualsiasi frutto, all'interno della sua dieta giornaliera. Bisogna conoscere la loro composizione e capire come abbinarli.
L'unico davvero sconsigliato - in caso di assunzione di farmaci - è il pompelmo.

Le arance vanno bene e la porzione di riferimento è una arancia di medie dimensioni, un pugno circa.
I mandarini e le clementine possono contenere più zuccheri ma 1-2 sono una porzione accettabile.
Gli agrumi possono creare problemi di acidità o di irritazione della mucosa gastrica perciò sono da evitare in caso di gastrite, reflusso gastro-esofageo, ulcere, ecc. Evitare anche di combinarli con altri alimenti che irritano le mucose come: kiwi, pomodori, limoni, caffè. In genere alimenti acidi.

Quando mangiare la frutta - se dopo i pasti o lontano dai pasti - dipende dalla sua dieta generale e dalla sua condizione glicemica, la quale è influenzata anche dalla terapia in atto, perciò non riesco a darle una risposta in merito.

La frutta va sempre alternata. Banane, fichi, uva, clementine, cachi, datteri, sono tra i frutti contenenti più zuccheri perciò la porzione si riduce rispetto ad altri frutti.

Quando è possibile, è meglio mangiare la frutta con la buccia, aiuta a rallentare l'assorbimento degli zuccheri.


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