La persona con diabete può consumare le giuste porzioni di qualsiasi frutto, all'interno della sua dieta giornaliera. Bisogna conoscere la loro composizione e capire come abbinarli.
L'unico davvero sconsigliato - in caso di assunzione di farmaci - è il pompelmo.
Le arance vanno bene e la porzione di riferimento è una arancia di medie dimensioni, un pugno circa.
I mandarini e le clementine possono contenere più zuccheri ma 1-2 sono una porzione accettabile.
Gli agrumi possono creare problemi di acidità o di irritazione della mucosa gastrica perciò sono da evitare in caso di gastrite, reflusso gastro-esofageo, ulcere, ecc. Evitare anche di combinarli con altri alimenti che irritano le mucose come: kiwi, pomodori, limoni, caffè. In genere alimenti acidi.
Quando mangiare la frutta - se dopo i pasti o lontano dai pasti - dipende dalla sua dieta generale e dalla sua condizione glicemica, la quale è influenzata anche dalla terapia in atto, perciò non riesco a darle una risposta in merito.
La frutta va sempre alternata. Banane, fichi, uva, clementine, cachi, datteri, sono tra i frutti contenenti più zuccheri perciò la porzione si riduce rispetto ad altri frutti.
Quando è possibile, è meglio mangiare la frutta con la buccia, aiuta a rallentare l'assorbimento degli zuccheri.
NB. Le risposte e le informazioni fornite dal servizio di consulenza.diabete.com sono di carattere generale e non intendono in alcun modo sostituire il parere, il consiglio, il trattamento o le raccomandazioni espresse dai medici e dai professionisti da cui è in cura l’utente ai quali si rimanda per un consiglio personalizzato e per una visita dedicata.
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