DOMANDA
DIABETE TIPO 2 E LAVORO A TURNI
"Salve sono un diabetico, da un mese ho scoperto di essere diabetico per caso ora sono in cura con la metformina da 1000 al mattino e 1000 a cena. Inizialmente avevo le glicemia a circa 400 e la glicata a 260; per il momento non faccio l'insulina visto che sto tenendo sotto controllo il diabete con alimentazione e metformina; i valori della glicemia sono scesi tra i 130 e i 200. il problema che vorrei porvi è il seguente: faccio i turni anche di notte con un lavoro che mi comporta fatica e sto in piedi per quasi tutto il turno, vorrei sapere con questi ritmi la mia malattia può peggiorare visto che non ho orari nel fare i pasti?
PS sul mio posto di lavoro non posso neanche controllare la glicemia in quanto non è abbastanza igienico. Grazie attendo una vostra risposta.
RISPOSTA:
SPECIALISTA: Dott. Luca Montesi SEZIONE: Diabetologo
DATA: 11 Marzo 2017
Gentile utente, in assoluto non vi è nessuna limitazione al lavoro a turni o notturno per i soggetti con diabete di tipo 1 e 2. Va tuttavia posta particolare attenzione al tipo di terapia ipoglicemizzante in atto e al potenziale rischio di ipoglicemia che essa comporta, alla capacità del soggetto di gestire eventuali episodi di ipoglicemia durante il lavoro ed alla possibilità di assumere i pasti e la terapia stessa con regolarità.
Risultano potenzialmente controindicazioni, temporanee o permanenti, allo svolgimento del lavoro a turni e/o notturno: il diabete tipo 2 in fase di scompenso o in terapia insulinica in cui gli orari di lavoro stessi possano interferire con una alimentazione regolare e la corretta assunzione della terapia.
Nello specifico, la metformina presenta un eccellente profilo di sicurezza rispetto al rischio di ipoglicemie e per la stessa ragione non richiede in sé un monitoraggio della glicemia: peraltro nella sua formulazione a rilascio prolungato (a totale copertura del SSN dal giugno 2016), la metformina può essere assunta una sola volta al giorno, solitamente dopo cena, il che la svincola temporalmente dal pasto.
Le glicemie che riferisce risultano superiori al target previsto (pre-prandiale: 70-130 mg/dl), pertanto andrà valutata con il suo diabetologo l’eventualità di potenziare la terapia ipoglicemizzante; anche in questo caso vi è la possibilità di utilizzare, valutandone indicazioni e controindicazioni, molecole particolarmente sicure rispetto al rischio di ipoglicemia e a somministrazione giornaliera o addirittura monosettimanale, dunque particolarmente maneggevoli. Infine, per fornire una piccola informazione aggiuntiva, la penna di insulina in corso di utilizzo va conservata a una temperatura non superiore a 30°C e lontano dal calore diretto.
Cordiali saluti.

NB. Le risposte e le informazioni fornite dal servizio di consulenza.diabete.com sono di carattere generale e non intendono in alcun modo sostituire il parere, il consiglio, il trattamento o le raccomandazioni espresse dai medici e dai professionisti da cui è in cura l’utente ai quali si rimanda per un consiglio personalizzato e per una visita dedicata.