DOMANDA
GLUCOMETRI
"Buongiorno, a mia figlia (17 anni) è stato diagnosticato da poco il diabete mellito tipo 1.
Siamo stati immediatamente seguita dall'equipe medica, del reparto dapprima e dallo staff per la terapia individuale con insulina.
Ho capito che il misuratore di glucosio portatile non è molto preciso. Tuttavia è possibile almeno in parte calibrare lo strumento mediante soluzioni campione.
Il personale medico ci ha confermato che non è un aspetto prevalente quindi non ci ha dato dei riferimenti su come procurarci queste soluzioni.
E' corretto? E' veramente uno scrupolo inutile?
i due strumenti (identici) che possiede fanno misurazioni nettamente differenti (20 - 30) . . . . "
RISPOSTA:
SPECIALISTA: Dott. Luca Montesi SEZIONE: Diabetologo
DATA: 14 Aprile 2018
Gentile utente, i glucometri misurano la glicemia capillare e presentano un buon grado di precisione rispetto al dato di riferimento, ovvero la glicemia plasmatica (quella misurata attraverso prelievo ematico), rispetto alla quale le eventuali discrepanze devono rimanere entro range ristretti, pena la mancata autorizzazione alla commercializzazione dello strumento.
Il riscontro di valori di glicemia capillare spesso difformi a distanza anche di breve tempo tra le misurazioni, anche eseguite con lo stesso glucometro, dipende da questi ‘limiti tecnologici’. La differenza di 20-30 mg/dl che Lei riporta rientra entro queste differenze considerate accettabili.
La maggior parte dei glucometri non richiede peraltro calibrazione, in ogni caso le soluzioni necessarie a tale operazione possono essere reperite in farmacia od eventualmente essere richieste alla casa produttrice richiedendo informazioni reperibili sui rispettivi siti web.
A ridurre la precisione del dato possono poi essere altre sorgenti di inaccuratezza, indipendenti dalle caratteristiche tecniche dello strumento, quali igiene delle mani, temperatura e umidità ambientali, livelli di ematocrito, stato e conservazione delle strisce reattive, uso singolo degli aghi per pungidito, etc.
In presenza di un riscontro di dati particolarmente difformi tra loro, il consiglio è di rivalutare i fattori appena citati per ridurre al minimo la possibilità di interferenze sul dato misurato. Va peraltro sottolineato che la discrepanza tra dati di glicemia capillare misurati a breve distanza, o tra glicemia capillare e plasmatica, è considerata e considerabile accettabile, anche in virtù del fatto che la valutazione di eventuali variazioni terapeutiche viene assunta non tanto sul singolo valore di glicemia capillare, ma generalmente su un trend rilevabile tramite un monitoraggio glicemico strutturato. Cordiali saluti.

NB. Le risposte e le informazioni fornite dal servizio di consulenza.diabete.com sono di carattere generale e non intendono in alcun modo sostituire il parere, il consiglio, il trattamento o le raccomandazioni espresse dai medici e dai professionisti da cui è in cura l’utente ai quali si rimanda per un consiglio personalizzato e per una visita dedicata.