DOMANDA
FRUTTOSIO E FEGATO GRASSO
"Buongiorno, ho letto che il fruttosio è nemico del fegato e favorisce il fegato grasso. E' vero e se si, perchè?"
RISPOSTA:
SPECIALISTA: Dott. Danilo Cariolo SEZIONE: Nutrizionista
DATA: 21 Gennaio 2020
Buongiorno, mi fa piacere che ci sia interesse e volontà di capire certi meccanismi anche se non sono per nulla semplici.
Innanzitutto confermo che gli studi ad oggi mostrano una correlazione tra l'eccesso di fruttosio, quasi sempre derivato dal suo consumo come dolcificante aggiunto di cibi e bevande, ed un maggiore rischio di sviluppare fegato grasso e patologie epatiche. Un consumo di fruttosio da cibi che naturalmente lo contengono non mostra gli stessi problemi quindi si può ritenere sicuro.

Sono stati condotti molti studi per spiegare il metabolismo del fruttosio nel nostro organismo e il perché un consumo eccessivo sia dannoso per il fegato. Il fruttosio è un monosaccaride (cioè è formato da una sola molecola) che si estrae dal mais, e unito al glucosio (altro monosaccaride) forma il comune zucchero da cucina, il saccarosio.

Il metabolismo del fruttosio è diverso da quello del glucosio: la sua disponibilità non viene regolata dall’insulina e inoltre non influenza la produzione di leptina, l’ormone della sazietà, al contrario di come fanno gli altri zuccheri.
Il fruttosio è metabolizzato, scomposto e trasformato nel fegato allo scopo di produrre energia ma con produzione di sostanze pericolose che poi devono essere smaltite come l'acido urico. Se il fegato è sottoposto a un "bombardamento" continuo, eccessivo, di fruttosio, i livelli di acido urico si alzano troppo e il fegato, che ha i suoi tempi e le sue modalità fisiologiche per riuscire a smaltirlo, va in "sofferenza", o per meglio dire si innescano meccanismi pericolosi per la salute come lo stress ossidativo, l'insulino-resistenza e i processi infiammatori delle cellule epatiche. Questi meccanismi sono i precursori del fegato grasso oltre che in generale anche del diabete. Il consumo dei soft drink che lo contengono è da limitare molto (meglio ancora abolire, e vale per tutti non solo per le persone con diabete) perché dannosi per il fegato.

Spero di essere stato semplice ma chiaro.
Dr. Danilo Cariolo
Biologo Nutrizionista, Milano

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