Gentile utente, la terapia corticosteroidea determina un effetto iperglicemizzante, legato principalmente ad una riduzione della sensibilità insulinica degli organi bersaglio (tessuto muscolare e adiposo) e in parte ad un aumento della produzione epatica di glucosio e una riduzione della secrezione insulinica da parte del pancreas, effetto che si sviluppa generalmente nell'arco di 6-8 ore dall'assunzione dello steroide. Questi effetti farmacologici sono difficilmente contrastabili con il solo corretto stile di vita, pertanto è spesso necessario ricorrere alla terapia farmacologica ipoglicemizzante (ove non assunta) o ad un suo potenziamento.
In tal senso e nel caso specifico, in presenza di una terapia steroidea continuativa, il farmaco di prima scelta resta l'insulina, secondo schemi posologici che tengano conto del tipo, posologia e momento di assunzione nella giornata del corticosteroide e che possono comprendere insuline ad azione rapida, intermedia e prolungata. ll consiglio è pertanto di riferirsi al proprio diabetologo per le valutazioni del caso. Cordiali saluti.
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