Gentile utente, la risposta glicemica all’esercizio fisico in soggetti insulino-trattati dipende da numerosi fattori:
- tipo e durata dell’attività fisica e suo inizio rispetto all’ultima somministrazione di insulina,
- compenso glicemico nelle ore precedenti a tale inizio,
- risposta glicemica individuale all’esercizio.
Questi aspetti vanno complessivamente considerati e influenzano, se mal controllati, le eccessive oscillazioni della glicemia (ipoglicemia, ma anche iperglicemia paradossa) durante e dopo l’attività fisica.
Questo comporta che l’attività fisica va iniziata solo in presenza di un buon controllo glicemico (evitarne l’inizio in presenza di glicemia eccessivamente elevata), che andrà monitorato in corso e soprattutto dopo la fine del suo svolgimento, pianificando il dosaggio dell’insulina precedente e successiva all’esercizio e l’introito di carboidrati necessario, tutti aspetti che potrà approfondire con le indicazioni del diabetologo.
Una volta acquisita esperienza in tal senso l’attività fisica potrà essere svolta in sicurezza.
Rispondendo alla Sua domanda, l’attività fisica ‘correttamente e regolarmente svolta’ concorre al buon compenso glicemico ‘in cronico’, mentre risulta concettualmente sbagliato, per quanto detto, il suo utilizzo ‘sporadico’ per controllare ‘in acuto’ la glicemia.
Cordiali saluti.
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