Purtroppo l'alimentazione dei bambini incontra sempre notevoli difficoltà.
Ci sono delle regole di base che si possono seguire dalle evidenze scientifiche che conosciamo. Si può solo cercare di metterle in pratica.
1. I bambini mangiano più volentieri ciò che conoscono meglio. Più volte si presentano loro nuovi alimenti o cotture diverse e maggiore è la probabilità che mangino certi piatti.
2. Il gusto dolce non aiuta il consumo di frutta e verdura. Già dallo svezzamento bambini abituati al gusto dolce mangiano meno frutta e verdura dei bambini che mangiano in maniera meno dolce.
3. Se si presenta un'avversione per un determinato cibo dovuto al suo gusto o colore o preparazione non forzarlo ma cambiare cibo. Esistono talmente tanti alimenti che non è necessario insistere. Solitamente questa condizione è transitoria e si risolve spontaneamente. Lì dove ciò non accade nel corso dell'adolescenza e della prima età adulta potrebbe essere il segnale che sotto ci sia una motivazione psicologica o emotiva.
4. Far partecipare il bambino alla preparazione del cibo. E' più facile che assaggi il "frutto" del suo lavoro durante o dopo la preparazione. Se non ama le verdure potrebbe essere utile addirittura fargli crescere una piantina di pomodoro in un vaso sul balcone o un piccolo alberello di mandarini nani. L'approccio da "orto" viene usato in molte scuole all'avanguardia sull'educazione alimentare.
5. Utilizzate ricettari on-line o libri per arricchire il vostro ricettario personale. Non dovete inventarvi nulla se non siete appassionati o portati alla cucina, dovete solo aumentare le vostre conoscenze e provare.
6. Le esigenze del bambino sono personali e vanno rispettate ma se sono errate per la gestione della malattia vanno modificate nel tempo senza se e senza ma. Io non conosco la situazione ma se siamo davanti ad un bambino tutto pasta, biscotti, merendine, hamburger e patatine è evidente che la strada è un'altra e che queste sue esigenze vanno rispettate con moderazione e modificate nel tempo. |