DOMANDA
DIABETE T2 E CANDIDIASI VAGINALE RICORRENTE
Buongiorno, ho un'infezione ricorrente da Candida alla vagina e il mio medico sostiene che essendo diabetica T2 non ci sia nulla che io possa fare per risolvere questo fastidioso disturbo. E' così? Mi può dare qualche consiglio? Grazie in anticipo.
RISPOSTA:
SPECIALISTA: Dott. Luca Montesi SEZIONE: Diabetologo
DATA: 16 Febbraio 2016
Gentile utente, la candidiasi vaginale tende a recidivare per l’influenza di fattori locali (come umidità, calore, acidità, ambiente ricco in glucosio) e generali, come le condizioni che alterano lo stato immunitario (per esempio gravidanza, diabete, etc.) o l’assunzione prolungata di farmaci (antibiotici, corticosteroidi, etc.). Ne deriva che per ridurre questi fattori predisponenti occorre: limitare il consumo di zuccheri semplici, raggiungere un buon controllo glicemico nelle pazienti con diabete, preferire biancheria intima comoda e di cotone, evitare l’uso costante di salvaslip e limitando la protezione intima alla fase mestruale, scegliere vestiti (pantaloni, collant, body etc) non troppo aderenti, limitare l’uso di antibiotici allo stretto necessario.
La terapia della candidiasi si avvale dei derivati azolici, da utilizzare nella fase acuta, ma che possono essere assunti in chiave di profilassi nei mesi successivi e/o in concomitanza di terapia antibiotiche.
Utile il ricorso a probiotici vaginali (lattobacilli) da assumere sia in fase acuta che negli intervalli tra i cicli terapeutici, in grado di riequilibrare l’ecosistema vaginale e contrastare così l’adesione, la proliferazione e la crescita di microrganismi patogeni.
Nelle donne con diabete può essere di aiuto l’uso di tavolette di acido borico vaginali per potenziare la risposta agli antimicotici orali.
Il consiglio è di rivolgersi al suo ginecologo per impostare un'opportuna strategia terapeutica.
Cordiali saluti.