Protaphane (insulina umana isofano) è un’ insulina umana ad azione cosiddetta intermedia con un inizio d’azione dopo 2-4 ore, un picco d’azione a 4-6 ore e una durata d’azione di 10-12 ore. E’ chimicamente una sospensione, caratterizzata da un aspetto torbido.
Le caratteristiche chimiche e farmacocinetiche ne determinano alcuni svantaggi come un assorbimento variabile e un picco pronunciato (con relativa variabilità della glicemia e rischio di ipoglicemia), e la richiesta di 2 somministrazioni al giorno per provvedere alla copertura insulinica basale delle 24 ore.
Viceversa gli analoghi basali dell’insulina (glargine e detemir) presentano una durata superiore (fino a 20-24 ore per glargine) e l’assenza di picco, il che si traduce in un assorbimento più stabile, un controllo prolungato della glicemia (minore ricorso a più somministrazioni giornaliere), riducendo così la variabilità glicemica e il rischio di ipoglicemia.
Nel 2009 la pubblicazione di quattro studi ha sollevato preoccupazioni sul possibile collegamento tra l’uso di glargine e cancro, soprattutto in soggetti con diabete tipo 2 che utilizzavano solo glargine (cioè non associata ad altre insuline). Di seguito l’ Agenzia Europea del Farmaco (EMA) ha richiesto ulteriori dati per accertare la sicurezza del prodotto e la cui revisione ha poi permesso all’ EMA di concludere “che presi complessivamente i dati non indicano un rischio aumentato di cancro connesso all’utilizzo di insulina glargine, né che esista un meccanismo noto per il quale questo farmaco possa causare tumori, neanche nei test di laboratorio”.
In definitiva gli analoghi basali dell’insulina rappresentano una efficace, valida e sicura opzione terapeutica, soprattutto a fronte delle problematiche da Lei citate.
Cordiali saluti.
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