Gentile utente, il profilo glicemico giornaliero dipende da innumerevoli fattori, tra i quali i più comuni e controllabili sono alimentazione, movimento fisico ed eventuale terapia ipoglicemizzante assunta. Alimentazione e movimento fisico influenzano prevalentemente l’andamento diurno della glicemia, mentre l’andamento notturno e al risveglio dipende, oltre che dall’eventuale terapia antidiabetica, anche dalla fisiologica secrezione, nel corso delle prime ore del mattino, di ormoni ‘controregolatori’ (cioè con effetto opposto all’insulina, dunque iperglicemizzante, come cortisolo, adrenalina, etc) che tendono ad aumentare la glicemia, dando luogo a quello che viene definito “effetto alba”.
In ogni caso, l’obiettivo di glicemia al risveglio e pre-prandiale, secondo le più recenti linee guida, dovrebbe ricadere nell’intervallo 70-130 mg/dl (sebbene personalmente preferisca 90-130 mg/dl); i valori che Lei riferisce approssimano tale target, il cui raggiungimento può (e deve) passare attraverso il controllo del peso, tramite un'alimentazione bilanciata e il regolare svolgimento dell’attività fisica, aerobica, di grado moderato ed un eventuale adeguamento della terapia ipoglicemizzante. Il calo ponderale conseguito migliora anche la severità della sindrome delle apnee ostruttive notturne. Cordiali saluti.
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