E’ possibile mangiare qualsiasi tipo di frutta fresca. Anzi il diabetico deve mangiare la frutta: deve educarsi a farlo nel modo giusto; l'attenzione andrebbe posta più sulla quantità e sulla modalità di consumo. Esistono dei frutti estivi più ricchi di zuccheri come anguria, melone, uva, fichi, banane, datteri ma è possibile mangiarli controllando la porzione (una porzione è circa un pugno), la frequenza di consumo e il momento della giornata in cui si mangiano. Per farle un esempio 10 g di zuccheri si trovano in 100 g di prugne o 160 g di anguria o 80 g di fichi. Con certi frutti estivi come anguria e melone è molto facile mangiare una porzione elevata senza rendersene conto tanto sono freschi e piacevoli quindi è meglio porzionarli con attenzione.
Conoscere quanti zuccheri/carboidrati (CHO) si apportano con una determinata porzione di frutta è il modo migliore per inserire al meglio la frutta nella propria dieta. Anche se il calcolo dei carboidrati (CHO counting) non risulta sempre preciso in quanto la quantità di zuccheri dipende da vari fattori come il grado di maturazione, ad esempio stabilire delle porzioni e controllare l’andamento della propria glicemia è davvero molto utile al diabetico. Così facendo può anche permettersi qualche sfizio in più senza mettere a repentaglio i valori della glicemia.
Si dovrebbe consumare una sola porzione di frutta alla volta (la porzione è circa un pugno) e non dopo un pasto in cui si sono già consumanti alimenti ricchi di amido e carboidrati. Meglio lontano dal pasto. Dove possibile la frutta andrebbe mangiata con la buccia e ben lavata.
La frutta sconsigliata è la frutta in scatola, la frutta sciroppata e la frutta candita perché hanno un surplus di zuccheri.
Può trovare informazioni sulla conta dei carboidrati in questo articolo del sito
IL CONTEGGIO DEI CARBOIDRATI IN 5 PASSI
http://www.diabete.com/il-conteggio-dei-carboidrati-in-5-passi/
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