DOMANDA
MICROINFUSORE PER IL DIABETE DI TIPO 2
Buongiorno, vorrei un suo parere sull'uso del microinfusore per il diabete di tipo 2. Ho 62 anni, uso l'insulina da qualche anno ma faccio fatica a raggiungere il controllo glicemico e mi piacerebbe passare al microinfusore. Quali i vantaggi e quali gli svantaggi? Grazie in anticipo.
RISPOSTA:
SPECIALISTA: Dott.ssa Caterina Lamanna SEZIONE: Diabetologo
DATA: 27 Luglio 2016
Il microinfusore può essere utilizzato anche nel diabete mellito di tipo 2 (DT2) scompensato sebbene un' adeguata educazione alla gestione della terapia e un'adeguato schemi di terapia insulinica con analoghi dell'insulina di ultima generazione non dovrebbero rendere necessario il suo utilizzo. Non esistono comunque a tutt'oggi validi studi clinici che dimostrino un' efficacia maggiore della terapia con microinfusore, rispetto alla terapia iniettiva, nel diabete di tipo 2.
Tra i vantaggi della terapia con microinfusore sono da ricordare:
1) possibilità di definire uno schema di trattamento con insulina basale personalizzato, con conseguente riduzione del rischio di ipoglicemie ed iperglicemie;
2) migliore gestione delle ipoglicemie (soprattutto per i dispositivi dotati di sistemi di allarme specifici);
3) riduzione del numero di iniezioni giornaliere (la cannula del microinfusore deve essere cambiata ogni 3 giorni)
4) maggiore flessibilità dello stile di vita
5) miglioramento della qualità di vita.

La terapia con microinfusore non elimina la necessità dei controlli glicemici tramite stick, anzi è necessario un maggiore controllo delle glicemie per ottenere migliori risultati.
L'uso del microinfusore richiede abilità tecniche e di una adeguata educazione per la gestione ottimale dello
strumento.
In ogni caso, deve SEMPRE essere il diabetologo a valutare l'opportunità di iniziare la terapia con microinfusore per il singolo paziente quindi il consiglio è di parlarne con lo specialista che la segue.