Buongiorno, gli studi disponibili non sono di semplice interpretazione. Molti sono fatti su modelli cellulari e pochi sono quelli su modelli animali. Pochissimi quelli sull'uomo.
I tre frutti citati non sono miracolosi. Come molti altri frutti apportano vitamine e antiossidanti che in una patologia infiammatoria come il diabete possono essere utili. Inoltre sembrerebbe che il consumo di frutta porti a un innalzamento glicemico minore rispetto ad altri alimenti a parità di carico di glucidi totali.
Il consumo di frutta nella prevenzione e nel diabete di tipo 2 può essere utile ma deve restare all'interno di una dieta equilibrata con le quantità di calorie, zuccheri/carboidrati e proteine e grassi giornalieri, adattate alla singola persona e alla sua specifica condizione.
I processi per i quali alcuni frutti sono sotto studio sono complessi ma rientrano nell'articolato sistema di regolazione di geni ed enzimi all'interno delle cellule. Attivando o reprimendo la funzione di certi geni e/o enzimi possono esserci degli effetti positivi per la salute o negativi. Non solo il cibo agisce in questa maniera ma anche l'attività fisica. Se praticata in modo corretto "accende" i geni che mantengono l'organismo in salute, al contrario la sedentarietà spegne i geni della salute e accende quelli che possono portare alle patologie croniche.
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