Gentile utente, la emoglobina glicata è la quota di emoglobina legata al glucosio. La emoglobina in sé è la proteina contenuta nei globuli rossi, responsabile del trasporto di ossigeno necessario alla vitalità dei nostri tessuti. Una parte di tale proteina è invariabilmente legata al glucosio, il punto è che quando il livello di glucosio nel sangue aumenta, tale quota tende ad aumentare proporzionalmente.
Nel diabete, che è per definizione una condizione di iperglicemia cronica, la emoglobina glicata è dunque più elevata rispetto alla popolazione non diabetica, tanto che rappresenta uno degli esami utilizzati per porre diagnosi (il riscontro di una Hb glicata ≥6,5% o ≥ 48 mmol/mol in due diverse occasioni è diagnostico per diabete). Inoltre, dal momento che la vita media di un globulo rosso è di circa 120 giorni, la emoglobina glicata permette di stimare il compenso glicemico degli ultimi 3-4 mesi (intervallo dopo il quale è concettualmente sensato poterne ripetere il dosaggio), il che rappresenta il secondo aspetto per il quale tale parametro riveste una importanza assoluta nella valutazione dell’andamento della malattia e della efficacia di una eventuale terapia ipoglicemizzante.
In tal senso l’obiettivo di Hb glicata da perseguire nei soggetti con diabete (indifferentemente di tipo 1 e 2 o di altre forme) è posto al di sotto di 7% (o 53 mmol/mol) ed in singoli pazienti (con una storia di diabete più breve, senza complicanze croniche, etc) dovrebbe essere anche più ambizioso (≤6,5% o ≤48 mmol/mol).
Va precisato come, essendo una quota della emoglobina, la emoglobina glicata risente di tutte le condizioni che alterano primitivamente la emoglobina in toto (ad esempio anemia) e può in tal caso non rispecchiare perfettamente il reale compenso glicemico.
Per saperne di più, può consultare il nostro portale alla sezione http://www.diabete.com/speciali/emoglobina-glicata/.
Cordiali saluti.
|