DOMANDA
DT1 E LUNGHEZZA DEGLI AGHI
"Ho da poco scoperto di avere il diabete di tipo 1. Ho notato che in commercio esistono diverse misure di aghi da insulina. La lunghezza dell'ago influenza la percezione del dolore? A che cosa servono le diverse lunghezze? Grazie per una spiegazione, mi vergogno a chiederlo al mio diabetologo."
RISPOSTA:
SPECIALISTA: Dott. Luca Montesi SEZIONE: Diabetologo
DATA: 08 Gennaio 2017
Gentile utente, la somministrazione di insulina e/o degli altri ipoglicemizzanti per via iniettiva deve raggiungere il tessuto sottocutaneo e non il sottostante tessuto muscolare. Per tale ragione, pur in presenza di diverse lunghezze disponibili, le più recenti raccomandazioni delle Società scientifiche consigliano di utilizzare aghi di 4-5 mm per tutti i soggetti, compresi gli individui con obesità.
L'ago da 4-5 mm, posizionato perpendicolarmente alla cute (90 gradi) garantisce un assorbimento ottimale del farmaco, causando minore dolore e disagio e una migliore aderenza alla terapia.
In caso di utilizzo di aghi superiori ai 5 mm si consiglia di sollevare una plica cutanea (tecnica del pizzicotto) o di mantenere una angolazione di entrata di 45 gradi.
La tecnica del pizzicotto viene consigliata anche nei bambini tra i 2-6 anni di età e nei soggetti adulti particolarmente magri, anche con aghi da 4 mm.
Cordiali saluti.


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