Gentile utente, la vitamina D appare coinvolta nella modulazione della sensibilità dei tessuti all’insulina e dunque nella sua riduzione, nota come insulino-resistenza, condizione alla base della sindrome metabolica e dei suoi correlati (obesità, diabete tipo 2, etc). Studi epidemiologici hanno mostrato un’associazione tra ipovitaminosi D e presenza di sindrome metabolica e diabete di tipo 2, evidenza che ha portato a studiare i potenziali effetti di una supplementazione di vitamina D nella prevenzione e cura di tali condizioni. Al momento, i risultati degli studi e delle meta-analisi di studi in tale ambito risultano contrastanti, sia nella supplementazione a breve termine (alcuni effetti favorevoli riguardano la glicemia a digiuno, in soggetti con scarso compenso glicemico) che cronica, in cui si sono dimostrati benefici marginali su insulino-resistenza, compenso glicemico e sviluppo/progressione delle complicanze croniche del diabete. Ne deriva che la supplementazione di vitamina D non rappresenta al momento una specifica raccomandazione nella prevenzione e cura per lo meno delle patologie obesità-correlate. Cordiali saluti.
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