Dell’articolo, condivido quasi tutto.
Le prugne si possono mangiare anche nel diabete di tipo 2. La porzione è di circa un paio di prugne massimo 3, se sono particolarmente piccole.
Sono ricche di antiossidanti potenzialmente utili per la nostra salute.
Quando parlo di antiossidanti mi riferisco proprio ai polifenoli e ad alcune vitamine che svolgono tale azione. Gli antiossidanti sono molecole molto utili nella gestione delle patologie cronico-degenerative. Quindi diabete, malattie cardiovascolori etc, come citato nell'articolo.
Come tutta la frutta, anche le prugne contengono zuccheri, cosa da considerare nel complesso della dieta di una persona diabetica. Ma per questo dovrebbe approfondire l'argomento con il suo medico o con un professionista della nutrizione che possa visitarla.
Gli zuccheri delle prugne sono facilmente fermentabili perciò non sono indicate nella sindrome dell'intestino irritabile e/o in chi ha problemi di meteorismo e fermentazioni intestinali.
Non condivido dell’articolo quando si afferma che le fibre delle prugne combattono il diabete. E' la fibra alimentare in generale che è molto utile e non c'è un aiuto particolare da quella delle prugne. Invece da come è formulato l'articolo sembrerebbe così.
Anzi consumare fibra dalla frutta porta anche a prendere zuccheri mentre consumare fibra dalle verdure/ortaggi non porta alla stessa assunzione di zuccheri. E ci sono antiossidanti anche nelle verdure, ad esempio polifenoli negli ortaggi di colore viola.
Analogo discorso sulle vitamine e sui minerali. Frutta e verdura sono sempre ricchi di questi micronutrienti. Non c'è un vantaggio ulteriore dalle prugne. La corretta alimentazione deve essere ricca di sali minerali e vitamine, in generale.
Come ben noto, le prugne sono molto utili quando si soffre di costipazione, ossia di stipsi, che non sia dovuta però a sindrome dell' intestino irritabile. In presenza di questo disturbo intestinale io non consiglio le prugne per il loro alto contenuto di zuccheri fermentabili che alterano il flusso di acqua tra il corpo e le feci nel colon ,generando i disturbi tipici del colon irritabile.
NB. Le risposte e le informazioni fornite dal servizio di consulenza.diabete.com sono di carattere generale e non intendono in alcun modo sostituire il parere, il consiglio, il trattamento o le raccomandazioni espresse dai medici e dai professionisti da cui è in cura l’utente ai quali si rimanda per un consiglio personalizzato e per una visita dedicata.
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