Gentile utente, il C-peptide è una molecola prodotta durante il processo di formazione dell'insulina, rispetto alla quale è rilasciata in un rapporto di 1:1 (per ogni molecola di insulina viene secreta una molecola di C-peptide ).
Queste caratteristiche permettono di utilizzare il dosaggio di C-peptide per stimare le scorte di insulina endogena, elemento utile sia per meglio definire le caratteristiche di un diabete di nuova diagnosi che per verificare nel tempo le capacità residue di produzione insulinica in un diabete di lunga durata, e soprattutto nei casi in cui non sarebbe possibile utilizzare il dosaggio di insulina, come nei soggetti in terapia con insulina esogena, che inficerebbe il dato plasmatico, ma che non influenza il valore del C-peptide.
Per quanto detto, il dosaggio di C-peptide sarà naturalmente ridotto nei soggetti con diabete di tipo 1 in cui la secrezione di insulina è totalmente compromessa e dunque non di particolare rilevanza, mentre trova maggiore utilità nei soggetti con diabete di tipo 2 in cui il valore può risultare estremamente variabile sulla base della storia naturale (=evoluzione) di malattia, che varia da soggetto a soggetto, ed è in grado di orientare le scelte terapeutiche, soprattutto riguardo alla necessità di utilizzare insulina esogena, a fronte di valori di C-peptide particolarmente ridotti e pertanto indicativi di scorte insuliniche pancreatiche (insulina endogena) in esaurimento. Cordiali saluti.
NB. Le risposte e le informazioni fornite dal servizio di consulenza.diabete.com sono di carattere generale e non intendono in alcun modo sostituire il parere, il consiglio, il trattamento o le raccomandazioni espresse dai medici e dai professionisti da cui è in cura l’utente ai quali si rimanda per un consiglio personalizzato e per una visita dedicata.
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