DOMANDA
Buonasera, vorrei sapere che cos'è esattamente la lipodistrofia, se è ereditaria e qual è il collegamento con il diabete, se c'è e di quale tipo. Si può agire sulla prevenzione? Si può guarire? Esiste una cura ? Grazie in anticipo.
RISPOSTA:
SPECIALISTA: Dott. Luca Montesi SEZIONE: Diabetologo
DATA: 23 Ottobre 2017
Gentile utente, è più corretto parlare di LIPODISTROFIE più che di lipodistrofia, dal momento che si tratta di varie sindromi caratterizzate da riduzione parziale o generalizzata di tessuto adiposo con importante insulino-resistenza, condizione che comporta un’intolleranza al glucosio con iperglicemia fino allo sviluppo di diabete mellito conclamato.
A tale quadro si aggiungono frequentemente altre alterazioni metaboliche quali ipertrigliceridemia (aumento dei livelli di trigliceridi nel sangue), steatosi epatica (comunemente detto fegato grasso per l’eccessivo accumulo di grasso nelle cellule epatiche), ridotti livelli di colesterolo HDL (cosiddetto ‘colesterolo buono’), ipertensione arteriosa e conseguente aumento del rischio cardiovascolare.

Tra le LIPODISTROFIE si riconoscono FORME CONGENITE, legate cioè a mutazioni genetiche, e FORME ACQUISITE [da varie cause (a volte non perfettamente chiarite o associate a patologie come dermatomiosite, HIV o come conseguenza di alcune terapie come terapia insulinica o antiretrovirale, etc).

Le LIPODISTROFIE CONGENITE O ACQUISITE si suddividono poi in generalizzate o localizzate sulla base dell’entità della perdita del tessuto adiposo. Una tipica forma di lipodistrofia acquisita localizzata è rappresentata dalle alterazioni del sottocutaneo che si verificano nelle zone in cui viene somministrata l’insulina.
La causa, genetica o acquisita, modifica naturalmente la possibilità di prevenzione e terapia, in generale il primo livello di intervento terapeutico è costituito dalla dieta a basso contenuto di grassi e basso indice glicemico ed eventualmente ipocalorica in presenza di eccesso ponderale, accanto alla quale associare la terapia farmacologica delle alterazioni metaboliche a partire dall’insulino-resistenza (alla base delle patologie metaboliche quali diabete, steatosi epatica, etc.) con molecole insulino-sensibilizzanti quali metformina, pioglitazone. In alcune forme localizzate è possibile considerare anche l’opzione chirurgica.
Cordiali saluti.

NB. Le risposte e le informazioni fornite dal servizio di consulenza.diabete.com sono di carattere generale e non intendono in alcun modo sostituire il parere, il consiglio, il trattamento o le raccomandazioni espresse dai medici e dai professionisti da cui è in cura l’utente ai quali si rimanda per un consiglio personalizzato e per una visita dedicata.