DOMANDA
ASPARAGI E DIABETE TIPO 2
"Buongiorno, gli asparagi si possono mangiare spesso con il diabete tipo 2? L'odore in qualche modo li controindica? Cosa contengono? Sono ipo- o ipercalorici? Io ne sono golosa e si prestano per tante ricette anche molto diverse ma vorrei saperne di più sulle qualità e utilizzo nel DT2. Grazie."
RISPOSTA:
SPECIALISTA: Dott. Danilo Cariolo SEZIONE: Nutrizionista
DATA: 26 Febbraio 2019
Gli asparagi non risultano controindicati nel diabete di tipo 2. Andrebbero inseriti in un'alimentazione sana e varia che segue il ciclo della stagionalità dei prodotti al pari di tanti altri alimenti.

L'odore caratteristico non rappresenta un problema per la persona diabetica. A produrre il forte odore sono diverse sostanze chimiche, in particolare l’asparagina.

Le calorie contenute negli asparagi sono poche, in modo simile a quelle scarse contenute in altri ortaggi non amidacei, considerato che gli ortaggi sono ricchi soprattutto di acqua, vitamine, sali minerali, fibre, antiossidanti.
Gli asparagi sono una buona fonte di proteine, potassio, vitamina K, acido folico, vitamine A e C, riboflavina, tiamina e vitamina B6, niacina, fosforo, ferro e fibre.

Per la composizione precisa dei vari tipi di asparagi si rimanda alle Tabelle degli Alimenti del CREA (Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione) a questo link
http://bit.ly/2H25EPn

Il consumo di asparagi non dovrebbe costituire un problema nella patologia diabetica a meno di specifiche indicazioni legate alla salute di ognuno perché se ne sconsiglia il consumo in caso di gotta (elevati livelli di acido urico).
Gli asparagi contengono ossalati, seppure in basse quantità, chi soffre di calcoli renali dovrebbe limitarne il consumo.
Per qualsiasi dubbio, soprattutto in termini di quantità di consumo, è bene confrontarsi con il proprio medico o nutrizionista, il quale, conoscendo lo specifico caso, saprà consigliare la scelta più adatta.

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NB. Le risposte e le informazioni fornite dal servizio di consulenza.diabete.com sono di carattere generale e non intendono in alcun modo sostituire il parere, il consiglio, il trattamento o le raccomandazioni espresse dai medici e dai professionisti da cui è in cura l’utente ai quali si rimanda per un consiglio personalizzato e per una visita dedicata.