Immagino che la domanda si riferisca al diabete di tipo 2 perciò rispondo per questo.
I cachi hanno una quantità di zuccheri di circa 16-18 g per 100 g di alimento che - rispetto ad altri frutti - è più alta in effetti ma il consumo non è condizionato solo da questo fattore ma anche da quando si consuma, quanto, dall'impostazione nutrizionale totale della giornata e dei singoli pasti, dalla condizione clinica, ecc.
Quindi si possono mangiare tenendo conto di personalizzare il consumo sulla propria situazione e per farlo l'ideale è avere un programma alimentare ben costruito ed equilibrato.
Se non si ha un piano alimentare personale allora se il diabete è ben compensato può essere ragionevole consumarlo con una porzione ridotta rispetto ad altra frutta. Potrebbero bastare anche 50-70 g. Se si bilancia bene la porzione e il carico glicemico totale del pasto la frequenza di consumo potrebbe essere meno rilevante in una dieta ben variata.
Ma ripeto meglio personalizzare il tutto con il proprio medico o professionista della nutrizione perché solitamente il quantitativo totale di frutta va inserito in un contesto generale. La verdura consente maggiore libertà della frutta.
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